In questo quadro piuttosto desolante per il panorama gas Italia, si vengono ad inserire due eventi che hanno avuto luogo nei giorni scorsi: da un lato, c'è stata l'interruzione delle forniture di gas libico verso l'Italia tra sabato 2 e martedì 5 marzo, in seguito all'attacco, da parte di miliziani armati, dell'impianto di trattamento di Mellitah operato da ENI e NOC. Come il MSE si è prontamente speso a sottolineare, l'interruzione delle forniture attraverso il gasdotto GreenStream non ha costituito un problema per il rifornimento del mercato del gas italiano.
L'altro evento degno di essere menzionato è il ping-pong di cargo GNL tra il rigassificatore di Rovigo e quello di Huelva in Spagna: secondo Argus, il 6 di marzo una nave metaniera proveniente dal Qatar è stata rediretta dal terminal veneto verso quello andaluso, e potrebbe essere solo il primo di una serie di carichi che subiranno la stessa sorte.
E dicevano che l'Italia non sarebbe mai potuto diventare un hub del gas nel Mediterraneo...
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